![]() Uno di quegli aforismi che si vedono spesso sulle bacheche di improvvisati filosofi di vita recita: "Meglio essere odiati per ciò che si è, che essere amati per ciò che non si è". Come dar torto a tale affermazione, per quanto banale e scontata? Ma non così banale, non crediate. Sarò breve in questo post: Ragazzi e ragazze. Inutile fingere. Inutile essere ipocriti. Inutile recitare un ruolo che non è il vostro. Siate ciò che siete. Potete diventare qualunque cosa a questo mondo, ma potete ESSERE solo voi stessi. Accettare ciò che si è non significa non ambire ad essere migliori o aspirare a diventare medici, poeti, rockstar, pasticceri, o baristi. Ma semplicemente significa dare valore alla propria essenza e alla propria personalità, bella o brutta che sia. Dare valore a ciò che si è. Le persone senza personalità sono quelle che, per piacere a tutti, hanno rinunciato a essere sè stessi. E ne vale davvero la pena? E' davvero così positivo piacere a tutti? Non credo. Cioè alla fine, piacere a tutti è utopistico, quindi visto che non c'è scelta è davvero meglio piacere (o non piacere) per quello che si è davvero. Secondo me non c'è niente di peggio che essere degli involucri senza alcun contenuto dentro. Date valore a ciò che siete. Abbiate una storia da raccontare. La vostra. Create e vivete la VOSTRA vita, non quella di altre persone che non siete voi.
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Giugno 2017
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